29 luglio, 2005

Ne sarebbero CICAPaci?


Dall’autunno del 1988 opera in Italia il CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. È un’organizzazione scientifica senza fini di lucro, affiliata all’ECSO (European council of skeptical organizations) i cui studiosi reputano che i mass media dedichino spazio a presunti fenomeni paranormali, guaritori, astrologi, terapie alternative, fenomeni UFO, illustrando tali temi in modo acritico, senza criteri di controllo, speculando su eventi sensazionali per aumentare gli ascolti.

Per questo motivo, i nostri amici del CICAP intervengono a trasmissioni televisive di vario tipo (dibattiti, programmi di approfondimento, contenitori para-giornalistici…) pronti a pontificare dall’alto del loro pulpito scientifico(?), abili quando si tratta di smascherare il ciarlatano di turno, il veggente che vede solo il suo tornaconto economico… Questi scienziati o sedicenti tali, non paghi, di mettere alla berlina gli pseudo-maghi e i millantatori nell’ambito del paranormale, s’impegnano poi su altri fronti, in campi per loro minati, ma con la baldanza di chi è sicuro di possedere la VERITA’. Eccoli allora a dimostrare, prove alla mano, che i pittogrammi nei campi di cereali sono tutti, dicasi tutti, creati da più o meno abili artisti, che gli avvistamenti UFO, sono sempre, dicasi sempre, riconducibili a fenomeni naturali. I filmati? Tutti falsi! Le fotografie? Tutte false! I resoconti dei testimoni? Non sono attendibili: sono allucinazioni individuali o collettive. Le tracce fisiche di atterraggi? I dati sono insufficienti: non si può applicare il metodo statistico! Se il paranormale esiste - protestano con sicumera i nostri razionalisti - deve essere riproducibile in laboratorio. Domandano: perché nessuno di coloro che asserisce di avere poteri straordinari si è mai dichiarato disponibile a sottoporsi ad un rigoroso esperimento in laboratorio, seguendo un preciso protocollo d’indagine?

Non è questa la sede per controbattere le loro, a volte ingenue, a volte supponenti, obiezioni: vorrei, invece, provocatoriamente proporre lo scioglimento del CICAP e spiego brevemente perché.
Quando si tratta di sbugiardare degli imbonitori, non occorre tutto l’armamentario tecnologico e culturale di cui dispone il Comitato: bastano gli inviati di “Striscia la notizia”, anzi un bambino è in grado di scoprire gli imbonitori. Perciò in questo ambito il CICAP è inutile.

Laddove bisogna esplorare realtà complesse, non spiegabili secondo i parametri di una scienza attardata, i nostri esperti agiscono quasi sempre non animati da curiosità intellettuale, ma dal perfido desiderio di dimostrare che gli ufologi ed i parapsicologi, in fondo, non sono che dei visionari. Esiste già una corrente ufologica francese, facente capo a Monnerie, che da anni si affanna per trasformare l’ufologia in un mito contemporaneo. Questi pseudo ricercatori d’oltralpe e i loro zelanti scolaretti italiani riuniti nel CISU, il Centro Italiano di Studi Ufologici, operano già brillantemente in questo settore che vede ufologia, psicologia, parapsicologia mescolate in un unico calderone. Perciò in questo ambito il CICAP è superfluo, esistendo già organizzazioni come il CISU.

Tuttavia, considerando che il CICAP si vanta di esaminare non il paranormale, che ovviamente non esiste, ma le affermazioni sul paranormale, penso che, per evitare lo scioglimento, potrebbe indagare seriamente su certe prodigiose asserzioni, fotografie e filmati diramati da moltissimi telegiornali, quotidiani e rotocalchi. Ad esempio, dopo che Boy George (l’espressione è di David Icke, coraggioso e infaticabile giornalista britannico cui dedicherò qualche riga) decise di attaccare l’Iraq, l’esercito statunitense, contro i Sunniti, è ricorso ad armi proibite dalle convenzioni internazionali: bombe a frammentazione, ordigni al napalm, proiettili all’uranio impoverito (Qualcuno si ricorda le sindromi del Golfo e dei Balcani?) Eppure - fenomeno fortiano - i notiziari non fanno neppure un cenno a questa situazione bellica né mostrano mai alcunché. Si vede che la guerra in Iraq si sta combattendo in un’altra dimensione spazio-temporale, non percepibile dai cinque sensi e non rilevabile neppure dalle più sofisticate apparecchiature di registrazione delle immagini: misteri del paranormale!

Recentemente molti telegiornali hanno mostrato dei fotogrammi di presunti terroristi operanti a Londra, ripresi, si dice, dalle telecamere di sorveglianza: queste immagini inquadrano degli uomini su mezzi pubblici completamente privi di passeggeri, come se fossero delle larve, dei fantasmi improvvisamente materializzatisi. Un altro fenomeno arcano. Qui bisogna indagare! Io manderei nella capitale del Regno Unito quel baldo giovine di Massimo Polidoro: chi sa che non scopra l’imbroglio.

Almeno sette dei presunti attentatori alle Torri Gemelle, come dimostrato da David Icke e da altri ricercatori, sono ancora vivi! Sì, dopo che gli aerei si schiantarono contro i grattacieli. Saranno resuscitati? Qui bisogna indagare! Io manderei Piero Angela a New York: potrebbe dedicare una puntata di Superquark all’enigma della resurrezione.

Investighino allora i nostri esperti del CICAP in questi ambiti, con la smania di svergognare i bugiardi, smania che li contraddistingue. Nondimeno mi chiedo: qualora volessero, ne sarebbero CICAPaci?

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