15 agosto, 2005

Ma il cielo è sempre più blu

Fonte: NEXUS ItaliaIn questi ultimi anni, si è intensificata una bieca attività che i mezzi di distrazione di massa continuano impunemente ad ignorare. Mi riferisco ai voli di aerei che attraversano i cieli sopra quasi tutte le regioni del pianeta. Questi velivoli lasciano, lungo le rotte seguite, delle strane scie che, a differenza di quelle di condensazione, non si dissolvono entro breve tempo, ma persistono nell’atmosfera, sino a trasformarsi in nuvole simili agli strati. È un fenomeno evidentissimo, ormai quasi consueto di cui tutti possono rendersi conto, semplicemente alzando lo sguardo al cielo. Eppure i quotidiani, le televisioni, gli scienziati, gli stessi meteorologi, che dovrebbero essere i primi a notare tali anomalie e a studiarle, si ostinano a non riconoscerle.
Su quelle che i ricercatori indipendenti hanno definito scie chimiche, esistono parecchi studi e non è questa la sede per riportarne i risultati. Mi limito a riferire le ipotesi degli studiosi sugli effetti di queste famigerate scie. Chi volesse approfondire il tema, può visitare i siti i cui indirizzi sono indicati in calce.
- Le sostanze chimiche rilasciate servono a modificare il clima della Terra per contrastare la formazione degli ammassi nuvolosi e quindi la caduta delle precipitazioni. La conseguenza più evidente è la siccità.
- Gli elementi irrorati determinano una ionizzazione dell’atmosfera in modo da favorire la trasmissione di segnali radio ad uso militare. Il solito bellicismo!
- Le sostanze generano campi elettro-magnetici che possono danneggiare le membrane cellulari degli esseri viventi e dunque concorrere all’insorgenza di neoplasie.
- Con i voli sono diffusi nell’aria virus e batteri atti a causare epidemie soprattutto di tipo influenzale.

Fantasie? Direi di no. I governi sono capaci di questo e di altro!!! Chi ne dubita può leggere il libro di P.B. Nichols, P. Moon, intitolato Progetto Montauk, 1992.
Anzi, il fenomeno deve indurci a porre delle precise domande.

Chi autorizza questi voli?
Quanto costano ai contribuenti?
Da quali aeroporti decollano gli aerei?
È possibile che questo frenetico, costante sorvolo di ampie aree avvenga all’insaputa dei vertici politici e militari dei vari stati?
Perché gli organi di “informazione” si disinteressano del problema, proprio come se non esistesse?
Perché l’uomo del colle, uso a pronunciarsi su tutto ed il contrario di tutto, non ha mai neppure fatto un cenno a questi fatti?
Perché il sommo pontefice, uso a pronunciarsi su tutto ed il contrario di tutto, non ha mai neppure fatto un cenno a questi fatti?
Perché le due o tre interrogazioni parlamentari sulla questione sono rimaste lettera morta?
Fonte: NEXUS Italia
Ma, oltre a questi interrogativi, sono d’uopo delle riflessioni.
Se, come è vero ed inconfutabile, le scie chimiche sono parte di un progetto non molto edificante, eseguito in modo spudorato sotto gli occhi di tutti e evidentemente con l’avallo dei governi, potranno i cittadini credere ai politici quando essi affermano di voler predisporre, ad esempio, delle misure efficaci contro il terrorismo? Non sarà vero, invece, l’esatto contrario? Se la classe politica e gli apparati militari, in maniera così serafica, alla luce del sole, coram populo, approvano e compiono un’attività tesa a recar danno agli ecosistemi e alla salute pubblica, perché queste èlites non dovrebbero agire nell’ombra per perseguire i loro diabolici, inenarrabili scopi? Ecco rientrare dalla finestra la “teoria” della cospirazione, “teoria” che era stata espulsa dalla porta.
M’immagino già quei “giornalisti” che, di fronte alla realtà del complotto, si affannano, si arrabattano per negare, smentire e, quando non hanno più frecce spuntate al loro storto arco, ecco che irridono, sbeffeggiano, ironizzano. Giornalisti in letargo da quando sono nati, preda di un’incurabile narcolessia, addormentati sui flosci guanciali dei loro pregiudizi!

Quando, in occasione della prossima manovra finanziaria, il presidente del consiglio di turno, con voce suadente, chiederà agli Italiani di accettare qualche sacrificio per affrontare la sfavorevole congiuntura (sic) economica, per contenere il ciclopico debito pubblico, perché non chiedergli: Quanto sono costati tutti quei perniciosi voli? Non sostenere che non ne sai niente, Sinone? Se vuoi risanare il deficit, riduciti le tue astronomiche prebende e quelle dei tuoi sodali!!! Risolvi i problemi con il tuo becero ottimismo! Non è forse il cielo sempre più blu?

Sulle scie chimiche vedi


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