17 aprile, 2006

Povertà evangelica (estratto da Anticatechismo di K. Deschner e H. Hermann)

Il Vaticano possiede enormi investimenti presso gli istituti Rothschild di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti, la Banca Hambros, il Credit Suisse di Londra e Zurigo. Negli Stati Uniti ha ingenti investimenti presso la Morgan Bank, la Chase-Manhattan Bank, la First National Bank di New York, la Bankers Trust Company e presso altri istituti di credito. Il Vaticano possiede miliardi di quote delle più potenti multinazionali, come Gulf Oil, Shell, General Motors, Bethlehem Steel, General Electric, International Business Machines, T.W.A. etc. Facendo una stima prudenziale, nei soli Stati Uniti tali quote ammontano ad oltre 500 milioni di dollari.

In un documento pubblicato come parte integrante di un prospetto informativo relativo ad investimenti obbligazionari, l'arcidiocesi di Boston ha stimato le sue risorse in seicentotrentacinque milioni di dollari ($ 635,891,004), vale a dire 9.9 volte le sue passività. Questo significa un valore netto di cinquecentosettantuno milioni di dollari ($ 571,704,953). Non è quindi difficile risalire alla stupefacente ricchezza della Chiesa, una volta che aggiungiamo gli introiti delle vent’otto arcidiocesi e delle 122 diocesi degli U.S.A., alcune delle quali sono anche più doviziose di quella di Boston.


Per avere un'idea del patrimonio immobiliare della Chiesa universale, si può prendere come riferimento l'osservazione fatta da un membro della Conferenza cattolica di New York, che ha testualmente affermato: “Probabilmente la nostra chiesa è seconda solo al governo degli Stati Uniti, per quanto riguarda il volume annuo di acquisizioni.” Un'altra dichiarazione di un sacerdote cattolico e ripresa dalla stampa statunitense, è forse ancora più eloquente:”La Chiesa cattolica –ha affermato- dovrebbe essere considerata la maggiore azienda negli Stati Uniti. Abbiamo una filiale in ogni luogo. I nostri capitali ed il patrimonio immobiliare dovrebbero essere più cospicui di quelli di Standard Oil, A.T.& T. e di U.S. Steel messi assieme. Il nostro ruolo di contribuenti dovrebbe essere secondo solo a quello degli uffici delle entrate del governo degli Stati Uniti d'America”.

La Chiesa di Roma, una volta sommati i suoi patrimoni, è il maggior agente di cambio del mondo. Il Vaticano, indipendentemente dai vari papi di passaggio, si è sempre di più orientato verso gli USA. Il Wall Street Journal ha affermato che le transazioni finanziarie del Vaticano nei soli Stati Uniti sono state così importanti che spesso riguardavano la compravendita di oro per lotti da uno o più milioni di dollari alla volta.

Il tesoro del Vaticano in metalli preziosi è stato stimato dalla pubblicazione United Nations World Magazine come ammontante a diversi milioni di dollari. Una gran parte di questo tesoro è immagazzinata in lingotti presso la U.S. Federal Reserve Bank, mentre il resto è custodito in banche britanniche ed elvetiche. Questa, comunque, non è che una piccola quota della ricchezza del Vaticano che, nei soli Stati Uniti, è più consistente di quella delle cinque aziende più floride della nazione. Se a questo si aggiungono proprietà immobiliari, azioni e titoli all'estero, la cospicua fortuna della Chiesa cattolica diventa così imponente che risulta impossibile darne una valutazione credibile.

La Chiesa cattolica è il maggiore potere finanziario e detentore di beni oggi esistente. È il maggior possessore di ricchezze materiali, più di qualsiasi altra singola istituzione, azienda, banca, fiduciaria, governo o stato dell'intero pianeta. Il papa, in qualità di amministratore ufficiale di questo immenso Eldorado, è di conseguenza il più facoltoso individuo del pianeta. Nessuno può realisticamente stimare quanto valga il suo patrimonio in termini di milioni di dollari.

4 commenti:

  1. menomale!!!!!!!!!
    così...forse,puoddarsi,non si sa mai,chi lo sa!... che un crac degli STATES,possa essere risanato dal miglior compagno di,non solo, merende!!!!!!
    non ci resta che un po' di ironia...autolesionista!

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  2. Era rimasto un po' perplesso quando lessi in Icke che il Vaticano è la prima potenza mondiale, ma poi ho constatato che aveva ragione. Evidentemente per la Chiesa i vangeli sono carta straccia. Ciao

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  3. ...E se li ritiene...LA KIESA!.....figurarsi noi!...
    ...E pensare che sono stata per 3 anni "consigliera"nell'arciconfraternita della mia città,con stupore e meraviglia delle mie amiche,quelle che mi conoscono fin dall'infanzia,non ti stupire anche tu!ma la curiosità e anche "l'entusiasmo"mi hanno fatto accettare un incarico,piovutomi addosso, tramite elezioni guidate...nonostante ciò ho fatto di tutto di più:LETTURE della parola di "Dio",ROSARI,NOVENE,VEGLIE,PRESEPI, ADDOBBI DEL GIOVEDI SANTO,PROCESSIONI,HO TENUTO APERTA LA CHIESA D'ESTATE FINO ALLE 2DI NOTTE,ma.... voce nel consiglio NESSUNA! TUTTO TOP SECRET!CMQ NE SO QUANTO BASTA PER SAPERE CHE FINE FANNO I SOLDI E CHE DI CRISTO NON SE NE STA A FREGA' DE MENO NESSUNO, PER PRIMO IL RETTORE!!!!!LO SO,FORSE NON E' TANTO PERTINENTE AL TEMA,MA NEL MICROCOSMO DI UNA CHIESA SI PUO' RITROVARE IL MACROCOSMO DELLA..CHIESA DI ROMA CIOE'UNIVERSALE!
    Naturalmente,finito il mandato sono letteralmente scomparsa da "tutte" le chiese, che sono tutte uguali,cioè delle Banche...non c'e prete che non abbia lasciato in eredità ai nipoti veri, e a quelli fittizi(figli),un più che ragguardevole patrimonio!senza parlare poi dei posti di lavoro piovuti ai frequentatori o ai loro figli.... altro che Reina o Provenzano!!!!!!!ciao

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  4. Invece è attinente quello che scrivi, anzi vero, verissimo: purtroppo le persone si fanno abbindolare. Così la religione divente instrumentum regni.
    Sono pagani, avidi di denaro, ma appaiono come asceti compunti, in primis B 16, il loro degno capo.
    Ciao!!!

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