28 giugno, 2006

Le Arpie

Come in alto, così in basso (detto tradizionale ermetico)

La gente passeggia ignara e spensierata sul lungomare. I bambini scorrazzano nei sentieri delle aiuole fra le palme e le siepi di bosso. Le gelaterie sono gremite di allegri avventori. Una normale, tranquilla sera d’estate, una sera come tante. L’afa è opprimente, ma ci si può dissetare con una bibita fredda. Si può trascorrere qualche ora piacevole, chiacchierando con gli amici ed ammirando i panfili lussuosi ormeggiati nel porto turistico, mentre, ogni tanto, un brivido di vento offre un po’ di refrigerio…

Nel cielo splende una luce spettrale, come il bagliore di un immenso fuoco fatuo. L’aria è impregnata di un odore nauseabondo: di lontano si ode il sinistro frullo d’ali delle Arpie, le immonde, laide figlie di Taumante e di Elettra, venute ad insozzare i tavolini delle mescite.

Una normale, tranquilla sera d’estate, una sera come tante.

4 commenti:

  1. Una normale sera d'estate,un sera come tante...ma... del giugno 2006!

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  2. Già... Sappiamo in che cosa consiste la differenza, ma gli altri? Ciao!

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  3. Gli altri?...
    ignari,si godono la bibita, il gelato,l'aria(infetta)della sera e sono beotamente FELICIIII!
    Li invidiamo?...ma sì,dai...

    notteee!

    P.S.
    Letto la mia mail di SIGFRIDO RANUCCI sulla strage di Nassirya?
    Sono morti per incuria tutta italiana!non ho parole!

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  4. Angela, non ho letto il tuo messaggio sulla strage di Nassirya: mandami gli estremi. Grazie. Ciao!

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