23 febbraio, 2007

La torre di Babele (articolo di Franco Monti)

Fin dalla più remota antichità storica l'uomo ha sempre cercato di dominare l'uomo a suo danno.

Da che mondo è mondo i popoli soggiacciono al potere onnipotente di altri uomini loro simili, in molti casi proprio da loro scelti ed in altri in cui il potere è stato preso con l'inganno e la forza.


In ogni caso il risultato è sempre lo stesso: ingiustizie, frodi, oppressioni, povertà, guerre, morte, ecc. ma si continua a ricercare sempre nella stessa direzione una soluzione finale e duratura sperando che altri uomini siano diversi dai precedenti. Ora tutti noi sappiamo che la natura umana tende sempre alla speranza, a un cambiamento che realizzi i sogni di ogni singolo componente della varia umanità e può essere bello e giusto sperare in un cambiamento della classe dirigente, ma i fatti sotto gli occhi di tutto il mondo dovrebbero ormai convincerci che questo non accadrà mai fino a quando non decideremo di liberarci dal giogo oppressivo che noi stessi abbiamo scelto e di cui poi ci lamentiamo tutti. Ricordate il proverbio: “Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico...”?

Dopo millenni di governi umani di tutti i tipi e per tutti i gusti, di guerre, rivoluzioni, cambiamenti epocali, ci ritroviamo nonostante tutto sempre dalla padella nella brace e la nostra cecità ci impedisce di vedere oltre le convenzioni comuni accettate da secoli che ci debba essere per forza e sempre qualche uomo o gruppo dirigente “illuminato” che decide ciò che è bene o male per noi tutti, annullando di fatto la coscienza personale dell'individuo e quella collettiva dei popoli. Questo annullamento ed annichilimento delle coscienze è qualcosa di diabolico che rende l'essere umano simile alla macchina e lo induce a vivere una parvenza di vita cristallizzata all'interno di un bozzolo che entra in contatto con gli altri e il mondo esterno solo per soddisfare i propri desideri egoistici. Infatti come può un essere umano vivere e donare tutto ciò che è e che ha, ai fratelli della propria razza umana, se non sa più percepire entro sé stesso ciò che è bene e ciò che è male tramite proprio la sua coscienza addestrata da millenni di scelte errate e/o giuste nonché dai saggi di tutte le epoche che ci hanno lasciato le indicazioni per sensibilizzare la nostra coscienza in maniera da farla vibrare con la bellezza e l'amore della natura e dell'universo?

Scriveva H. D. Thoreau: “Il governo, che è soltanto la forma nella quale il popolo ha scelto di esercitare la propria volontà, è allo stesso tempo suscettibile di abusi e di deviazioni, prima ancora che il popolo stesso possa agire mediante esso”, e ancora, “in questo modo i governi mostrano come sia facile che gli uomini si lascino ingannare, persino che essi stessi si autoingannino, per proprio vantaggio. E' notevole, dobbiamo tutti ammetterlo: tuttavia questo governo, da parte sua, non ha mai portato avanti nessuna impresa con la stessa alacrità con la quale è venuto meno ai suoi compiti. Esso non mantiene libero il paese [dalla paura e dalla manipolazione mentale addotta da stili di vita e comportamenti propagandati dagli strumenti monopolizzati – ndr]. Esso non educa le coscienze. Esso non fornisce vera istruzione. E' il carattere innato del popolo [gabbato e ignorante - ndr] che ha ottenuto tutto quello che è stato ottenuto; ed avrebbe fatto qualcosa di più, se il governo non si fosse talvolta messo in mezzo”.

Tuttavia il popolo deve avere un qualche complicato macchinario e deve poterne sentire il rumore per soddisfare la sua idea di governo e da questo ingegnoso e terribile macchinario esso stesso viene schiacciato. Siamo schiavi di noi stessi ed abbiamo ceduto la coscienza, di cui il nostro Creatore ci ha dotato per essere veramente uomini liberi, alla legislazione di altri uomini che, esercitandola per nostro conto e con il nostro servile benestare decidono della ricchezza, della povertà, della libertà, della vita e della morte del mondo intero. Il risultato evidente e naturale dell'annullamento della coscienza è che vediamo uomini-soldati che marciano verso gli orrori e le guerre per pianure e vallate, contro la propria volontà [a parte gli esaltati posseduti mentalmente dal male – ndr], contro il proprio buon senso, contro la propria coscienza, che rende faticosa la marcia e produce palpitazioni ad ogni passo.

Essi non hanno dubbi sul fatto di essere coinvolti in un maledetto pasticcio, sono in fondo uomini di animo pacifico. E adesso cosa sono? Esseri umani? Oppure marionette ambulanti al servizio di qualche potente senza scrupoli? Guardateli! Ecco gli uomini che il governo [di qualsiasi natura e colore – ndr] riesce a creare, ecco come può ridurre un uomo con la sua magia nera – una mera ombra di sé stesso, un vago ricordo di umanità, un uomo ancora vivo ma che non sa di essere già morto. Eppure la gran parte degli uomini, senza rendersene conto, serve lo stato in questo modo, non come esseri umani liberi e con libertà di coscienza, ma come macchine, con i propri corpi. Sono l'esercito permanente, la milizia, i secondini, i poliziotti, i medici, i giudici, i comitati esecutivi, i servizi segreti, gli organi di controllo ecc. Dov'è la meravigliosa creatura? Dov'è il libero arbitrio? Dov'è la coscienza?

Nella maggior parte di questi non c'è alcun libero esercizio della facoltà di giudizio o del senso morale; invece essi si mettono allo stesso livello delle pietre e del silicio, e forse si possono fabbricare uomini di silicio che serviranno altrettanto bene allo scopo. Inoltre questi avendo la coscienza soffocata da coltri di immondizia materialistica e falsa spiritualità raramente sono in grado di fare distinzioni etiche e morali, sono pronti a servire nello stesso tempo il diavolo e Dio.

Quindi dovrebbe un essere umano - libero ed equilibrato dotato di coscienza e amore per tutto ciò che lo circonda - anche solo per un momento, od in minima parte affidare sempre la propria coscienza al governo legislatore? Perché mai allora ogni uomo ha una coscienza? A cosa serve la coscienza, se non la sappiamo, vogliamo o possiamo usare? A cosa servono milioni di regolamenti e leggi?

Come dice Paolo di Tarso: “La legge non ha mai reso perfetto nessun uomo, nemmeno un poco più giusto..”. Ma essa è servita a sensibilizzare le coscienze dei popoli affinché potessero scoprire i propri errori attraverso una base di leggi più elevate ma irraggiungibili alla perfezione; per questo fu creata la legge, affinché l'uomo evolvesse e si elevasse alla realizzazione di principi ancora più elevati quali: “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te…, ama gli altri come te stesso.., se ti chiedono la borsa, dai anche il mantello…, perdonate e sarà perdonato anche a voi…, non desiderate le cose e le donne degli altri…, non accumulate ricchezze sulla terra dove la tignola e la ruggine consumano…, va’ dona tutto ciò che hai ai poveri…, non siate ansiosi di ciò che mangerete o di come vi vestirete…, se ho tutta la conoscenza del mondo e parlo tutte le lingue ma non ho amore, sono un cembalo rimbombante… ecc.” che si possono raggruppare in un solo unico meraviglioso principio – AMORE.

Può un uomo o una donna che esprimono questo sentimento verso tutti e tutto con piena coscienza e responsabilità divenire il traditore, il bugiardo, il ladro, l'usurpatore, lo spacciatore, lo strozzino, il calunniatore, il defraudatore, l'assassino ecc., del suo fratello umano? NO! Perché se la coscienza viene mantenuta viva e addestrata dal principio dell'Amore nessun uomo, governo, legge, imposizione, manipolazione mentale, induzione o seduzione potrebbe spingere questo uomo o donna contro questo principio vivo e inscritto nel DNA. Perlomeno sarebbe molto molto più difficile di quanto non accada oggi con le coscienze tramortite e addormentate da droghe tecnologiche, chimiche, mediatiche, psicotroniche e legislative. Svegliarsi all'Amore è il primo passo verso una vera incredibile e universale rivoluzione. Ma non bastano le parole: servono le azioni! Che non sono quelle propagandate dai media come mandare un s.m.s. o un piccolo contributo ad un'associazione o fondazione spesso di proprietà proprio dei ricchi e potenti della terra che facendovi vedere qualche bella immagine in TV vi fanno credere che i vostri contributi sono ben utilizzati. Andateci voi stessi a verificare in quei posti e vi passerà la voglia di sopprimere la vostra coscienza con un s.m.s. E' tempo di SVEGLIARSI e di cambiare veramente!

L'azione in base ad un principio – la percezione e l'attuazione dell'Amore – cambia le cose ed i rapporti; essa è essenzialmente rivoluzionaria e non si concilia con niente che esisteva prima ed esiste oggi. Siamo abituati dalle convenzioni a dire che la massa degli uomini è impreparata come lo era duemila anni fa, ma è vero? Ne siete sicuri? Su cosa basate la vostra percezione degli altri e della realtà? Sulle notizie che arrivano da TV, giornali, radio e magari Internet?

SVEGLIATEVI! Credete veramente che il mondo sia solo come vi viene descritto? Sono loro a farlo diventare come noi lo vediamo perché siamo noi gli uomini di silicio che lo realizziamo con i nostri atteggiamenti mentali e i nostri comportamenti quotidiani con gli altri. Ma guarda caso sono sempre gli altri i cattivi e noi i buoni... eh?

Il cambiamento in meglio è lento, ma non è tanto importante che gli altri siano “BUONI” esattamente come te, quanto il fatto che esista in TE e da qualche parte nell'universo qualcosa di buono in assoluto. POICHÉ QUESTO INFLUENZERÀ L'INTERA MASSA.

Un uomo saggio sarà utile soltanto come uomo e non si sottometterà ad essere “argilla” né “ad otturare un buco per non far entrare il vento”, ma lascerà questo compito alle sue ceneri. (H. D. Thoreau)

6 commenti:

  1. Una pagina di grande valore che ci consente anche di rileggere alcune acute riflessioni di Thoreau.

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  2. Articolo stupendo, profondo ed esaustivo.
    Complimenti all'autore.
    Ciao a tutti.

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  3. Ciao Kdreamaer, grazie anche a nome dell'autore. Ciao!

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  4. Già gli anarchici dell'800 si erano poste simili problematiche, ma non se ne cavò fuori un bel niente. Il fatto che si sia ancora allo stesso punto e con gli stessi interrogativi sulle labbra sta a significare che non si può trovare una via d'uscita con le sole forze umane. Solo l'irrompere della Metapolitica con le sue categorie ideali e dunque trascendenti potrebbe risolvere di colpo tutte le aporie e le difficoltà dei ragionamenti umani,troppo mani.

    Non saprei da dove il brillante articolista ha tratto la citazione attribuita a quella figura imbastita di leggende che fu Paolo di Tarso. Non mi pare di averla mai incontrata nella lettura degli Atti degli Apostoli canonici e men che meno in una delle dodici epistole ad esso ingiustamente attribuite.

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  5. Ciao Paolo, sai che non sono un estimatore di quella nebulosa semimitica figura (un agente al soldo dei Romani, opina qualcuno): credo che Shaul si riferisca alla Legge mosaica che egli, in conflitto con gli Ebioniti e con Giacomo, tentò in ogni modo di svalutare.
    Anch'io ritengo che le sole forze umane non possano essere risolutive, anzi. D'altronde la situazione peggiora ogni giorno di più e credo che fossero più etici i cittadini di Uruk. Ovviamente potrei sbagliarmi. Ciao.

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  6. P.s. Le buone massime esistono già, non resta che applicarle, diceva Pascal. Ad oggi mi pare che non solo non siano state applicate, ma che anzi si sia agito nella direzione opposta. Pascal confidava in una religione-illusione in cui io, per molteplici motivi, non posso confidare.

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