17 settembre, 2012

Zeit und Geist (terza ed ultima parte)

Leggi qui la seconda parte.

Fuori dal tunnel

Ha probabilmente ragione Rick Strassman, autore di “DMT, the Spirit molecule”, quando asserisce: “Non c’è nulla nei regni dello spirito che sia intrinsecamente buono. Ci sono certamente forze spirituali oscure.” (Hancock, Sciamani, p. 652). Queste forze spirituali oscure possono cambiare nome (Arconti nel Quarto vangelo e nella Gnosi, Principati e Potestà in Shaul, Asura nella tradizione mazdea, demoni in quella cristiana, ginn nell’Islam, alieni ostili nell’ufologia etc.), ma sono dissimili denominazioni e differenti parvenze dietro cui si celano presumibilmente le stesse entità predatrici. I contesti culturali modellano le percezioni di una realtà che è occultata dai fenomeni.

Ci si chiedeva: che cosa cercano queste creature? Sembra siano particolarmente interessate al genoma umano: il D.N.A. silente, stando alle ipotesi di alcuni ricercatori, è una sorta di archivio in cui sono contenute informazioni ancestrali. Non sappiamo quali siano le informazioni né chi le abbia introdotte: a tutt’oggi il D.N.A. silente (il 90 per cento circa del codice) è un enigma. E’ assodato che non è funzionale alla sintesi proteica cui presiede il 10 per cento circa della macromolecola. Potrebbero gli Altri essere al corrente che il genoma “non attivo” è un ponte verso dimensioni iperfisiche, uno strumento utile per varcare la soglia della sfera empirica ed astrale? Qui entra in gioco la Bioingegneria, considerata come il tentativo di manipolare il D.N.A. con lo scopo di carpirne un segreto che riguarda la continuazione della vita o l’accesso a regioni off limits…

“L’oceano del soprannaturale – osserva Graham Hancock – è vasto ed infido. Non è possibile navigarvi senza mappe. Ovunque sia possibile, si dovranno cercare punti di riferimento da cui dedurre le proprie coordinate”. E’ così: questo oceano immenso circonda la piccola isola che è la vita terrena. Acquisire un’ottica spirituale significa non solo interrogarsi sulla natura dell’iperuranio, ma pure provare a comprendere quale possa essere la via d’uscita. E’ necessario costruire la zattera che ci consenta di affrontare le insidie del mare incognito per approdare indenni nel continente dell’eternità. E’ dunque, nel senso più profondo, una questione di coscienza.

Qual è la via della liberazione che, come è consigliato da molti saggi, deve essere individuata durante la breve e tormentosa esistenza terrena? Per nascere, bisogna morire: gli antichi riti misterici insegnavano che l’adepto doveva morire alla sua vecchia vita, spogliarsi dell’involucro grossolano e delle illusioni, se intendeva entrare nel mondo vero, uscendo dal carcere del tempo. La meditazione, le pratiche ascetiche, in primis il digiuno, particolari danze, l’assunzione di sostanze psicoattive… sono sempre state reputate i percorsi privilegiati. Eppure non siamo sicuri siano sufficienti né è certo che la morte del corpo combaci, ipso facto, con l’emancipazione. Lunghe, sinistre ombre si proiettano sulle plaghe oltre il sipario che chiamiamo “realtà”…

Nota di bibliografia ragionata.

L’idea per questo articolo è scaturita specialmente dal corposo ed eccellente testo di Graham Hancock, “Sciamani”, Milano, 2006, passim. A questo titolo rinviamo per ogni approfondimento e per le fonti dirette, libri di paleontologia, antropologia, storia delle religioni, botanica, chimica ed ufologia. Sono stati anche compulsati gli articoli di Nigel Kerner, uno dei pochi ufologi che correla le interferenze aliene alle concezioni ed agli “avvertimenti” della Gnosi antica, incluso il Quarto vangelo. E’ uno studioso il cui approccio sentiamo, soprattutto per questo motivo, congeniale. Circa gli abitanti del mondo astrale, abbiamo consultato Carlo Splendore, “L’uomo e l’aldilà”. Il cross over tra xenologia e tradizioni esoterico-sciamaniche è il tema saliente del saggio scritto da Enrica Perrucchietti, “Il fattore Oz”.

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

8 commenti:

  1. Ho iniziato in questi giorni la lettura del libro in oggetto ("Sciamani" di Hancock).
    E' un testo un po' difficile per me da affrontare, essendo abituato principalmente alla narrativa, ma interessandomi di mio a questi argomenti e complici gli articoli su questo bel blog e su quello di Corrado ho deciso di leggerlo anche perché qualcosa mi dice che è la via giusta, la chiave di lettura di molte cose e perché penso che sia di fondamentale importanza conoscere certe cose.

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  2. Si potrebbe pensare che i veri sponsor del trans-umanesimo, non siano umani? Se così fosse allora, la nostra umanità naturale ci impedirebbe di raggiungere il nostro potenziale come è naturale ed essere collegati ad una realtà più grande, e non ad una fisica realtà.

    Se questi alieni/robot, continuano a cercare una entità sintetica, è perché il loro programma li costringe a farlo, magari loro stessi sono il prodotto cibernetico di civiltà già scomparse nell'universo.

    Questa è la cosa più terrificante in tutto questo contesto, non potranno mai riscrivere il loro programma perché non potranno mai sapere cosa sia realmente avvenuto su se stessi, non avendo mai mai potuto conoscersi.

    Ciao

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  3. Embraze, ti consiglio di continuare nella lettura di "Sciamani". Non te ne pentirai. E' un testo eccellente, a differenza del pessimo "Talismano", dove l'autore, abbaglio dopo abbaglio e distorsione dopo distorsione, attribuisce le varie cospirazioni solo ad alcuni movimenti islamici. Sic.

    Ciao

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  4. Wlady, è ipotesi raggelante, ma è già un'idea che fu partorita dalla mente prolifica e geniale di Philip K. Dick.

    Kerner ritiene che i Grigi siano robot biologici che seguono un programma dettato loro da una civiltà estinta. Così si comprenderebbe perché essi cercano qualcosa che non troveranno mai: l'anima che essi cercano non è un circuito, ma un quid spirituale. E' ovvio che, non potendola trovare, si accaniscono contro gli uomini e la natura, per strappare loro un segreto che è di natura non fisica. Il Transumanesimo potrebbe essere un tentativo di assimilare gli uomini alla loro struttura biotecnologica.

    E se Dio stesso fosse un computer, un gigantesco elaboratore che genera universi-ologrammi??? Ma qui mi fermo...

    Ciao

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  5. E se Dio stesso fosse un computer?Mi tornano in mente due puntate di Star Trek,sia Roddenberry,sia gli Anderson la vedevano gia allora,lunga.Riguardo all'aquila della foto non passa più di una settimana,che ne avvisto dalle 3-7 a volta.Mai,neanche in montagna mi è capitato.Poveri animali.Bell'articolo.
    Buongiorno Zret
    Koenig m.b.

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  6. Mi permetto di rammentare che le idee riguardanti la natura dei mondi invisibili nonchè i cosiddetti stati molteplici dell'essere che leggiamo nei libri di Strassman e di Hancock non hanno valore normativo.

    Questi due Autori, per quanto bravi ed intraprendenti, hanno fatto ricorso a sostanze chimiche quali DMT ed Ayahuasca per riuscire a sollevare nei limiti del consentito certi angoli del velo.

    Non si tratta dunque di veggenti spontanei o di individui sulla Via della palingenesi.
    Affermare, come fa Strassman, che 'nei regni dello Spirito non esiste nulla di intrinsecamente buono' coincide con una semplice enormità.

    Allora, se così fosse, che senso avrebbe o avrebbe avuto la ricerca interiore di immense schiere di praticanti nel corso degli Eoni?
    Perchè perdere il proprio tempo nel raggiungimento di qualcosa che è intrinsecamente malvagio?

    Fatto sta che Strassman, grazie alle sue iniezioni intramuscolari di DMT, si è imbattuto in relatà psichiche inquietanti che nulla hanno a che vedere con domini spirituali.

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  7. Sì, Koenig, l'episodio di Star Trek si intitola - guarda caso - Il ritorno degli Arconti.

    Ciao

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  8. Paolo, quando Strassman menziona i regni spirituali, sicuramente si riferisce al fatto che essi includono pure la sfera astrale, come ho scritto nella prima parte, secondo un'accezione di spirito molto ampia. E' naturale che nelle sfere superiori alberga solo la Luce.

    "Lo Spirito è ciò che non è materiale (Dio-Coscienza), insieme con tutte le sfere che sono ancora in qualche modo fisiche, ma di vibrazione maggiore o meno dense. Nella tradizione esoterica di solito vengono indicati i seguenti piani: mondo ilico, piano astrale, sfera mentale, àmbito intuitivo, livello spirituale, piano dell’anima, sfera divina."

    Ciao

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