22 febbraio, 2007

La televisione della crudeltà

Absit iniuria verbis

La R.A.I., la rete televisiva “pubblica” non smette mai di stupire con freschi, mirabolanti programmi. Il palinsesto è ognora rinnovato per attrarre nuovi telespettatori e per illustrare le numerose sfaccettature della realtà politica, sociale, economica, culturale… In questo turbinio di trasmissioni bellissime ed intriganti, resta, simile all’asse che sostiene il cosmo, il programma di Piero Angela, spesso coadiuvato dall’inclito rampollo, Alberto. Mi riferisco all’istituzione denominata iperbolicamente Superquark.

Qualche sera fa, Pirlangela ha riproposto un didascalico documentario su Napoleone. Quello che mi ha colpito non è stata la convenzionalità e la superficialità rasentante l’ignoranza, con cui era illustrato il tema: siamo abituati a questo sfoggio di banali nozioncine gabellate per cultura. Mi ha, invece, impressionato un aspetto che la dice lunga su certi personaggi. Essi sembrano solo dei noiosi divulgatori o dei grigi docenti, che, in tetro liceo dell’età umbertina, ripetono pedestri lezioni. Questa è, appunto, solo apparenza.

Ho osservato Pierino mentre spiegava come i chirurghi dell’età napoleonica medicavano i feriti, amputavano loro gli arti. Ho osservato Pierino, quando si soffermava sulle dolorissime operazioni compiute su soldati costretti a combattere ed a farsi massacrare da generali criminali.

Mentre Pierino illustrava le operazioni chirurgiche ed esibiva gli strumenti impiegati, il suo volto cadaverico veniva irrorato da un flusso di sangue, gli occhi spenti si illuminavano di un bagliore sinistro, demoniaco. Tuttavia, il conduttore ha raggiunto l’acme del compiacimento, allorquando il chirurgo, invitato dall’anfitrione a chiarire l’uso dei rudimentali strumenti, ha indugiato su particolari grandguignoleschi. Allora è sembrato che, per qualche istante, la mummia Angela fosse percorsa da una scarica vitale, in un sussulto di sadica voluttà.

Altro che programma tedioso e paludato! Quello di Angela è un teatro della crudeltà degno di Artaud. Se di paludamenti si tratta, sono paludamenti sotto cui si nascondono le sembianze di un marchese di settecentesca memoria.

6 commenti:

  1. Un vero marchese De Sade...
    Corretta l'allusione?
    D'altra parte cosa aspettarsi da questi alti prelati difensori del dogma scientifico?
    Trovo meno subdoli i programmi del marito di Costanzo.
    Saluti, Nico

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  2. Sì è lui. Davvero programmi come quelli del marito di Costanzo sono meno pericolosi, perché meno infidi. Quali genitori non si fidano di Pirlangela? Eppure egli è un pericoloso sacerdote della scie(men)za ufficiale. D'altronde il più importante esponente del CSI (ex CISCOP), l'omologo statunitense del CICAP è in odore di...

    Ciao!!!

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  3. non posso dimenticare la puntata in cui si incentivava l'uso del nucleare per l'Italia (peraltro trascurando ampiamente il discorso scorie e pericoli a lungo termine). Il solito ottimismo scientifico (spesso a torto) la fa da padrone.

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  4. Ciao Capitano, ricordo quell'infame puntata, degna di Blondet, altro fautore del nucleare, in cui la Chiesa ha notevoli interessi. Questo spiega l'adulazione nei confronti di Roma ostentata da Albertino Angela.
    Ciao!

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  5. Ciao grazie per essere passato dal mio blog .Se vuoi posso mettere il tuo link sul mio blog e viceversa.

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  6. Ciao Blognews, si può fare. Dai solo un po' di tempo al mio webmaster. Ciao!

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